La Corte d’Appello di Torino, con sentenza del 25 luglio 2023, ha confermato la condanna di Conafi S.p.A. a rimborsare un cliente per costi indebitamente trattenuti su un contratto di finanziamento con cessione del quinto estinto anticipatamente. La Corte ha applicato il criterio pro rata temporis, ordinando la restituzione delle commissioni bancarie, di intermediazione e dei premi assicurativi non goduti. È stata rigettata l’eccezione della banca sulla distinzione tra costi up front e recurring, ribadendo che tutti i costi collegati alla durata del finanziamento devono essere ridotti proporzionalmente. Conafi è stata condannata anche al pagamento delle spese legali.